Le allergie si verificano quando il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo a sostanze chiamate allergeni.

S. T. Holgate, Asthma And Allergy--disorders Of Civilization?

C’è differenza fra intolleranza, sensibilità e allergia? La differenza tra una reazione allergica e una reazione da tossici sta nel fatto che la causa che provoca allergia agisce solamente su certe persone predisposte, per qualche difetto del loro sistema immunitario, mentre per le persone non allergiche non provoca alcun disturbo. Ad accomunare le allergie e le intolleranze alimentari è soprattutto la sintomatologia: i sintomi che si manifestano dopo una reazione allergica o dopo un'intolleranza alimentare, infatti, sono spesso molto simili. Il latte bovino e la carne bovina hanno un contenuto proteico simile, ma l’allergia alle proteine del latte di mucca è molto più frequenti di quella alla carne di mucca, infatti solo il 20% dei bambini allergici al latte è risultato allergico anche alla carne. L’allergia al gatto può provocare rinite allergica, starnuti frequenti, occhi arrossati e pruriginosi, lacrimazione ed in alcuni casi orticaria da contatto. Ma quali sono le graminacee che scatenano l’allergia di primavera?

Alcuni soggetti, solitamente colpiti da rinite allergica perenne, sperimentano un peggioramento della condizione durante la primavera e l'autunno per la sopravvenuta presenza dei pollini, che si uniscono, quali agenti causanti, agli allergeni perenni. Non c'è modo di prevenire la rinite allergica, se non evitando l'esposizione agli allergeni che la provocano. Se abbiamo a che fare con degli intolleranti, invece, i soggetti in questione potranno continuare ad assumere quel determinato alimento, ma in quantità ridotte e a piccole dosi: talvolta il medico può suggerire l'eliminazione totale del cibo che provoca scarsa tolleranza ma solo per brevi periodi di tempo, in modo da consentire la nuova creazione del patrimonio enzimatico necessario alla digestione dell'alimento. La rinite compare dopo l'esposizione a particelle presenti nella polvere, nelle muffe, negli animali o nei pollini, cui alcuni soggetti sono allergici. Anche detta "febbre da fieno", la Rinite allergica è una condizione caratterizzata da irritazione nasale e causata dal contatto con una sostanza estranea che funge da agente scatenante. I sintomi tipici della rinite allergica sono costituiti da irritazione della mucosa nasale, con sensazione di “naso chiuso”, aumento della produzione di muco (gocciolamento di un liquido incolore e trasparente), cui si unisce anche uno stato infiammatorio delle alte vie respiratorie, con tosse, e delle mucose oculari, con aumento della lacrimazione.

Starnuti, tosse e rinite sono i sintomi di chi, come si dice comunemente, è allergico al "pelo del gatto". Nel secondo caso, invece, la rinite si protrae per tutto l'anno ed è solitamente legata alla presenza di polvere di casa, animali domestici e muffe. Spesso è legata all’uso di orecchini e orologi, ma può essere scatenata anche dal contatto con oggetti metallici comuni e dall’uso di alcuni saponi e detersivi. Può anche causare asma bronchiale, con i sintomi tipici di difficoltà respiratoria, respiro sibilante, tosse. Soprattutto si ha difficoltà a uscire a cena fuori con gli amici, perché non sapendo quale sia il prodotto alimentare che reca fastidio, si teme a mangiare qualsiasi cosa. Le sue dimensioni ridotte e la particolare stabilità ne rendono possibile il trasporto e la diffusione passiva, principalmente attraverso gli indumenti e i capelli anche in ambienti non direttamente frequentati dall’animale. Le situazioni a rischio, con il possibile manifestarsi di sintomi anche gravi, infatti, possono essere diverse: l’arrivo in casa di un nuovo animale in aggiunta ad uno o più già presenti, l’esposizione a un animale diverso dal proprio, ma anche l’allontanamento del soggetto sensibilizzato anche per un breve periodo dall’ambiente di vita, o un cambiamento nelle abitudini.

Una falsa tolleranza. L’esposizione costante ad alte dosi di allergene, che si verifica nella convivenza con uno o più animali dalla prima infanzia sembrerebbe poter indurre lo sviluppo di tolleranza, che spesso però risulta molto labile. Un equilibrio instabile. L’equilibrio determinato da questo tipo di tolleranza immunologica è instabile e spesso può mascherare uno stato di iperreattività bronchiale latente, anche di notevole gravità, che mette a rischio il soggetto di crisi asmatiche importanti, specie quando intervenga un altro fattore scatenante, come ad esempio uno stress acuto, un’infezione respiratoria oppure l’esposizione ad altri allergeni, come i pollini durante la stagione critica. Nel caso dell'allergia occorre eliminare completamente il cibo incriminato dall'alimentazione di un soggetto allergico: questa dieta di esclusione farà sì che il soggetto non più alcun tipo di manifestazione. Mangiare una pizza con glutine e scoprire di essere intolleranti ci farà guastare un compleanno. Anche un poco di farina di grano potrà farvi passare una brutta serata, se siete https://farmaciperallergia.com/clarinex/ intolleranti al glutine. Un buon ricambio d'aria degli ambienti è importante, ma è opportuno farlo al mattino presto o in tarda serata, quando la concentrazione di pollini è più bassa; 3) Evitare di stare all'aperto dopo la pioggia. Queste analisi misurano la concentrazione di anticorpi IgE specifici nel sangue.

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